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Padrona Involontaria


di SexySushi
23.01.2022    |    1.027    |    7 9.9
"All'epoca ero la proprietaria di un piccolo caffè e lui, manco a dirlo, divenne un frequentatore fisso..."
Nasce così.
Per sbaglio, coincidenza forse, la mia storia.
Vedo un uomo mite e gentile che mi guarda con adorazione.
Ci lavoro insieme.
Non lo noto particolarmente.
Dopo un paio d'anni le cose cambiano.
Cambio lavoro e non ho più modo di incontrarlo.
Le nostre strade, letteralmente, si incrociano nuovamente svoltando un angolo e quasi scontrandoci.
La mia mente fulminea accende una piccola spia.
È lui!
Mi volto quasi urlando il suo nome.
Con mia sorpresa, lui era già voltato.
Era immobile, quasi gli mancasse il respiro.
Mi confermerà in seguito che il suo cuore perse un colpo quando mi vide.
All'epoca ero la proprietaria di un piccolo caffè e lui, manco a dirlo, divenne un frequentatore fisso.
Cominciamo così, come vecchi amici che si raccontano.
Scopriamo di avere dolorose dinamiche familiari simili e ci avviciniamo sempre di più, finché lui confessa i suoi più reconditi desideri mai confessati prima ad anima viva.
Sogna che io sia la sua padrona.
Di adorare i miei piedi ed assecondare ogni mia richiesta.
Inizia col comprare piccoli oggetti di piacere ed infine un abito per me.
Lì ho "indossato" per la prima volta consapevolmente i panni della Padrona.
Per il mio piacere, ma attenta a realizzare i suoi desideri.
Ha iniziato così ad esprimersi nella sua sottomissione aumentando i desideri di umiliazione.
Gli incontri si facevano ogni volta più ricchi di particolari, man mano scoprivo il mio ruolo e lo recitavo al meglio.
Lui era sempre più dipendente da me.
Un giorno ha detto di desiderare il sapore di un membro tra le due labbra.
Decisi di accontentarlo.
Ho trovato un giovane uomo piacente nella nostra zona, bisex e l'ho invitato a casa mia e così l'ho accompagnato in questa esperienza, più da complice che da protagonista.
Il suo ruolo è stato di fare un 69 con grande soddisfazione di entrambi.
Ma poi, contrariamente a quanto mi aspettavo, il nuovo arrivato ha iniziato a dedicarmi le sue attenzioni ed il gioco è cambiato.
A questo punto eravamo una coppia che faceva l'amore e il mio protetto è diventato servitore di entrambi.
Con molta dolcezza manteneva lubrificato il suo membro, affinché potessi trarre il massimo del piacere dalla penetrazione.
Mi ha servita fedelmente, come mi attendevo, quale era il suo ruolo.
Le sue fragilità però col tempo lo hanno portato ad un distacco.
Non ne comprendo tutt'ora la ragione.
Credo che in qualche modo questa novità abbia un po' spezzato i nostri equilibri.
So che lui ha avuto altre donne e uomini.
Ma resterò sempre io la sua Padrona.
È sempre da me che torna a cercare attenzioni.
Mentre io...
Io sono una donna di potere.
Imprenditrice e responsabile di molte persone in ambito professionale.
Già così posso sentirmi realizzata.
Ma ogni tanto mi manca il gioco della Gatta col Topolino.

...vuoi sapere come andrà a finire?
Seguimi nei prossimi racconti... 😉
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